Gli strumenti in elettrocoltura, bacchette da rabdomante

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Reali strumenti di misurazione in elettrocoltura non esistono e quindi dobbiamo affidarci alla nostra anima energetica che ascolta e sente le energie presenti nell’ambiente. Ci vengono in aiuto delle attrezzature che amplificano il nostro sentire ed in particolare ne conosciamo tre: le bacchette da rabdomante, il pendolino e il biotensor. Questi strumenti sono il prolungamento delle nostre sensazioni e ci mostrano cosa proviamo e sentiamo, perché dopotutto una bacchetta è un semplice pezzo di metallo.

Per ogni cosa che facciamo, che misuriamo e che controlliamo possiamo utilizzare uno o più strumenti in base a cosa ci serve sapere. In elettrocoltura si utilizzano per trovare nodi di Hartmann, Curry, reti Benker, falde e ruscelli sotterranei, ma anche per capire come posizionare una spirale o un anello di Lakhovsky. Inoltre aiutano a conoscere le potenzialità energetiche di un materiale, o di qualsiasi cosa che utilizziamo per armonizzare.

Strumenti cosa sapere

1 Non abusare dell’uso che viene fatto degli strumenti, massimo 2 ore al giorno. Infatti l’energia utilizzata arriva dal nostro cuore come centro di canalizzazione.

2 Non utilizzare gli strumenti nei giorni di pioggia, le energie non sono al massimo.

3 Ricaricare la propria energia costantemente, con varie pratiche energetiche, meditazione, campane tibetane, piramide, ecc. ecc.

4 Fare pratica è alla base. A volte non abbiamo subito risposte e le bacchette vanno per affari loro o il pendolino non si muove o il biotensor rimane immobile. Questo succede per vari motivi: scarsa concentrazione, mancanza di connessione con lo strumento, e soprattutto pratica. Come si risolve? Serve allenamento e costanza, senza arrendersi al primo insuccesso. Ricordo le mie prime volte con il biotensor che fù un fallimento totale.

Trovate nodi e falde

Iniziamo dai nodi e le reti terrestri. In questo caso utilizzo le bacchette da rabdomante, perchè mi danno una risposta più affidabile, concreta ed immediata. Trovare i nodi è la cosa per me più semplice ed inizio dal loro posizionamento nel terreno. Potete approfondire la cosa nell’articolo sulle geopatie.
Passiamo alla pratica: mi posiziono in piedi, su un qualsiasi punto della stanza o del terreno che voglio mappare, alzo gli avambracci tenendo in mano le bacchette di fronte al mio corpo.

Sgombro la mente e pongo la domanda mentalmente o a voce alta, “Mostrami i nodi di Hartmann“, inizio a camminare lentamente e quando incrocio un nodo, le bacchette si chiudono creando una X.

Faccio la stessa identica cosa per i nodi Curry e quando li trovo, le bacchette si chiudono come per gli Hartmann.

Falde e corsi d’acqua

Cosa ben diversa quando cerco un corso d’acqua o una falda, le bacchette non si chiudono, ma si aprono mostrandomi il perimetro della falda o l’orientamento del corso d’acqua.

Fare domande alle bacchette

Utilizzo le bacchette anche per avere risposte in merito a cose che sto facendo in elettrocoltura; per esempio, sapere il numero di Bovis che possiede una determinata installazione come una piramide. La domanda che pongo è la seguente :

Questa piramide ha più di 100.000 Bovis ?

Se le bacchette si aprono, significa SI e continuo a chiedere aumentando il numero di Bovis

Questa piramide a più di 300.000 bovis?

Proseguo crescendo il numero di Bovis fino a quando le bacchette rimangono ferme, oppure si chiudono. Ogni volta che pongo una nuova domanda, abbasso le braccia e riposiziono le bacchette in modo frontale, ricominciando a chiedere quello che mi occorre. Questo è come un reset per gli strumenti che uso.

Controllo del campo energetico di una pianta, cibo o persona

Con le bacchette è possibile verificare il campo aureo di qualsiasi cosa. In elettrocoltura è indispensabile controllare ciò nelle piante prima di installare una spirale o un anello, per capire se gradisce la loro energia e supporto.

Come si procede: mi posiziono davanti alla pianta, mi concentro e chiedo “mostrami il tuo campo aureo”, oppure “mostrami il tuo campo energetico“. Se sono all’interno del campo, le bacchette si apriranno a 180 gradi, in quel caso indietreggio, fino a quando le bacchette non si posizionano verticalmente. A quel punto la pianta mi ha mostrato dove arriva la sua energia e segno il punto, procedo con l’installazione dell’oggetto che aumenta la potenza. Fatta questa operazione, rifaccio la misurazione aurea e se la pianta gradisce, il campo aureo stesso diventerà più esteso.

Concludo questa prima parte che spiega l’utilizzo delle bacchette in elettrocoltura, approfondiremo in seguito con gli altri strumenti.

Video – come costruire le bacchette per rabdomanzia

Dove acquistare le bacchette