Pierluigi Ighina, l’uomo venuto dal futuro

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Pier Luigi Ighina, l’uomo che spostava le nuvole, nasce il 23 giugno 1908 a Milano, morto nel 2004 a Imola.


Fu assistente di Marconi alla cui morte divenne l’erede sugli studi dell’elettromagnetismo. Scrisse un libro controverso, L’atomo magnetico, riguardante il campo della polarizzazione univoca del campo elettromagnetico. Questo studio fu cominciato già da Ettore Majorana e Ighina proseguì teoricamente e con metodi pratici.

L’atomo magnetico è il più piccolo rispetto agli altri atomi, dispone di una pulsazione più veloce e riesce ad imprimere il movimento agli altri atomi. Grazie al microscopio atomico lenticolare di sua invenzione, Ighina scoprì vari tipi di atomi che si differenziavano per la diversità di pulsazione. Inoltre, capì che l’atomo vibra ed è indivisibile ma che la sua energia può essere scissa. La scoperta dell’atomo magnetico fu casuale: spostò inavvertitamente una calamita vicino agli atomi che stava osservando quando notò che gli stessi e i cataletti di assorbimento (I catalizzatori sono sostanze che, pur mantenendo inalterate, aumentano la velocità di raggiungimento delle condizioni di equilibrio di un sistema chimico reagente, senza causare modifiche nelle variazioni di energia libera coinvolte nei processi in gioco.) si erano mossi vorticosamente sparendo in una massa luminosa.

Costruì un apparecchio, il regolatore di vibrazioni atomiche magnetiche, che si basa sulle energie dell’atomo magnetico e sui cambiamenti di frequenza di vibrazione della materia con la sua stessa trasformazione. Con questa scoperta, Ighina disse che era possibile guarire ogni tipo di malattia attraverso la rigenerazione cellulare, fondere metalli da lontano, produrre energia elettrica gratuita, inibire le radiazioni, cercare nel sottosuolo falde acquifere e giacimenti petroliferi, incrementare i raccolti, ecc. Ighina credeva che la forza primordiale che è scaturita dall’energia del sole si riflette direttamente e indirettamente nella natura stessa.

(Questa teoria rifletteva quella di Willem Reich che parlava di energia orgonica: OR orgone vitale , DOR orgone mortale. Con questi principi anche Ighina riusciva a far piovere o a diradare nuvole.)

Capì che la radiazione solare è di polo positivo e scende a forma di vortice verso la terra caricandosi di polo negativo per poi ritornare al sole. Una continuità energetica a forma di spirale o vortice.  Questa energia spiraliforme ha gradazioni diverse: dal sole parte di colore giallo, quando incontra la terra si trasforma in blu e la loro unione crea la tonalità verde. Questo spiega il colore degli alberi, l’erba, ecc. In base a queste scoperte, inventò l’Erim.

ERIM ovvero emettitore ritmico impulsivo magnetico

Si basa sul vortice energetico solare che è polo positivo e incontrando la terra si riflette su di essa trasformandosi in polo negativo ed infine ritornando in cielo. Ciò influenza la gravità terrestre che è più debole rispetto a quella svolta dalla pressione solare e che tutto questo vortice tra cielo e terra   implica la creazione della materia stessa. La costruzione è fatta interamente di alluminio, le spirali hanno grado 36 di 3 colori differenti ( giallo-verde-blu) ,unite da un cerchio  le cui dimensioni possono essere varie. Questo strumento serve per il bilanciamento del bioritmo di ogni essere vivente.  Se vogliamo caricare energeticamente cibo e bevande poniamole ad una distanza di circa 15cm dall’Erim, soprattutto in riferimento al colore verde che è l’incontro di cielo e terra.

Ricapitolando:

Il colore giallo è l’energia solare positiva che scende in modo destrorso ed è l’energia primordiale creatrice della materia.

Il colore blu è l’energia terrestre negativa che sale in modo sinistrorso e meno potente di quella solare.

Il colore verde è l’unione delle prime due che creano la materia e conseguentemente è la tonalità maggiore della vegetazione.

La spirale è la forma energetica più presente sulla terra: i gusci di lumache, il nautilus, vari tipi di vegetali come i cavolfiori, i petali dei fiori il cui insieme le formano, il nostro Dna, i mulinelli, i tornado, Ma non dimentichiamo le galassie ed i vari sistemi solari. Tutto è un vortice di spirali il cui movimento crea la Vita.

La valvola antisismica e la macchina della pioggia sono altre sue invenzioni che non vennero mai prese in considerazione. Non brevettò mai nulla dicendo che ciò che creava doveva essere di tutti. 

Ighina fu chiamato il nuovo Leonardo Da Vinci poiché le sue invenzioni furono tante e tali che avrebbero rivoluzionato il mondo e soprattutto la visione di una nuova era.

Approfondimento

Ighina fu attratto dall’elettromagnetismo fin da bambino e da lì tutto ebbe inizio. Negli anni 20, egli annunciò la scoperta dell’atomo magnetico che definì il ‘collante’ della materia attraverso il ritmo sole/terra. Sue testuali parole:’ Questo collante serve per generare o distruggere la materia in funzione alla polarità datale.  L’energia solare è il monopolo ( ovvero ipotetica particella con un solo polo magnetico avente una carica magnetica netta) positivo dell’atomo magnetico che arriva alla terra a spirale. Dalla terra riparte un’altra spirale verso il sole col segno negativo’. Il ciclo si chiude in questo modo. Il riflesso di questa energia unito alla pulsazione che ha insito in sè, crea la vita. Tutto, animato e inanimato, ha un suo proprio ritmo. Così,l’atomo magnetico si apre prendendo energia solare , si chiude  con quella terrestre

A detta di Ighina, Guglielmo Marconi aveva un pensiero fisso: perchè le lucciole fanno luce chiara e fredda? Il loro unico alimento sono le lumache col guscio e pensava fermamente che fossero loro ad avere il segreto. Le conclusioni di Ighina furono le seguenti: Se la chiocciola prosegue con la ‘casetta’ in alto riceve energia solare positiva. Se ha la chiocciola in verticale ed è ferma non attira né energia solare né quella terrestre essendo neutra. Se la lumaca procede sulla terra in basso  attira e riceve a sè energia terrestre negativa.

Esperimenti:

Nel giardino della sua residenza presso Imola, seppellì diversi tubi a spirali di alluminio riempiti di polvere di alluminio con la punta rivolta verso l’interno della terra.

Bombardò la luna con un tubo magnetico di 7 metri che girava su un perno magnetico. Sparò pulsazioni luminose prodotte da lampadine di 220volt illuminando in alto e rendendo il tutto visibile dallo spazio.

Attaccava ad un tubo di alluminio riempito sempre di polvere di alluminio 2 spirali: una con la punta rivolta verso il cielo ricevente carica positiva e  a distanza l’altra spirale con punta rivolta verso la terra ricevente carica negativa. La sua teoria era che avvicinando lungo il tubo le due spirali l’una all’altra , bloccando le loro energie in un punto inframezzo , si sarebbe condensata  creando la materia. Questo era il segreto di madre natura. La polvere di alluminio ha la proprietà di emettere o captare energia a seconda della polarità che diamo.

Ighina affermava che tempo e spazio non esistono quando gli ostacoli vengono eliminati poichè essi creano l’impedimento alla trasmissione come nel  pensiero. Il campo magnetico è una materia non una energia. Essa si usa come se fosse energia per disintegrare, spaccare la materia. Mentre materia con materia produce una terza materia deformante su quella normale .

Ci sono tantissimi esperimenti che fece Ighina per dimostrare le sue teorie sempre riguardanti l’atomo magnetico e le varie correlazioni tra cielo e terra. Purtroppo non tutto conosciamo, ma ci fù un episodio che colpì i presenti.

Invitò amici, conoscenti e giornalisti ad un evento particolare: l’incontro con il principe Shegustori di un altro mondo. Quella sera non si vide nulla a ma ha detta di molti presenti accadde qualcosa nel loro cuore.

Domande frequenti

A cosa servono le spirali di Ighina?

Usate in elettrocoltura permettono la crescita delle piante senza fertilizzanti. In natura armonizzano l’ambiente.

Dove abitava Ighina?

Ad Imola vicino all’autodromo 

Quando è morto Peir Luigi Ighina?

8 gennaio 2004